La passione per lo sport può permettere di scoprire talenti nascosti?
Il 21 aprile oltre 40 persone hanno seguito l’intervista di Pietro Ferraioli e Gloria Garbin della Commissione Ragazzi/e di Skilland a tre persone che sono riuscite nell’impresa e sono diventate talenti nella scherma:
- Matteo Betti – Schermitore paralimpico Bronzo Londra 2012
- Davide Di Veroli – Schermitore Oro Olimpiadi giovanili Buenos Aires 2018
- Vittoria Siletti – Schermitrice Nazionale italiana Under 20
2 schermitori e 1 schermitrice in 4 righe
Matteo Betti è uno schermitore toscano, inizia questo sport a cinque anni e ora è uno dei pilastri della Nazionale Italiana di scherma paralimpica. Finora ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Paralimpici: Pechino 2008, Londra nel 2012 in cui ha conquistato la medaglia di bronzo nella spada individuale e Rio 2016. E’ stato eletto da pochi giorni nel Consiglio Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico nella quota riservata agli atleti. Prontissimo per far rotta verso le Paraolimpiadi di Tokyo!
Vittoria Siletti è una giovane promessa biellese della Nazionale italiana Under 20 e dell’APD Pietro Micca. Classe 2004, è seconda del ranking italiano nella spada femminile cadette. ha vinto un oro e un argento ai Giochi del Mediterraneo nel 2020 ed era una delle 3 convocate ai Mondiali del Cairo del 2021. Qualche settimana fa alla ripartenza dell’attività agonistica dopo un lungo stop è salita sul gradino più alto del podio confermando di essere in grande forma.
Davide Di Veroli è uno schermitore romano 19enne, si avvicina al fioretto per poi decidere di provare anche la spada e praticare entrambe le specialità. Il suo palmares è già di tutto rispetto nonostante la giovane età: è salito sul podio di campionati del mondo, europei e nazionali under17, under20 e under 23, ha vinto un fantastico argento in Coppa del Mondo Assoluta nel 2019 ad Heideneim. La vittoria più importante è la medaglia d’oro alle Olimpiadi giovanili Buenos Aires 2018.
LE 2 D che non possono mancare: determinazione e divertimento
Con proprietà di linguaggio e similitudini ci hanno permesso innanzitutto di conoscere meglio il mondo della scherma e delle sue 3 armi: spada, fioretto e sciabola.
Determinazione e divertimento caratterizzano il loro approccio allo sport, ma non solo.. gli ingredienti che hanno garantito di raggiungere importanti traguardi sono stati anche la costanza, un legame profondo con allenatori/trici, il supporto della famiglia che li accompagna a gare e allenamenti e li sostiene nei momenti più difficili.
Ma come si può cominciare? Ce lo dice Matteo Betti:
“Entrate in palestra, provate a tirare di scherma o praticate un altro sport per divertirvi perchè…..il talento viene fuori solo quando ci si diverte, perciò non cercate il risultato sempre e comunque in tutte le maniere…io ho cominciato a fare un buon risultato a 20 anni e nonostante tutto ho disputato 3 Paralimpiadi e a breve parteciperò ad un’altra.“
E tanti ancora sono stati gli spunti di riflessione.
I COMMENTI A CALDO DI RAGAZZI/E
“Esempio da seguire. Grazie Matteo. Parlo da persona con disabilità!!” o ancora “Lo sport è una passione che ci fa crescere e sicuramente diventare persone migliori. Questo incontro è stato interessante, nonostante lo scherma non sia il mio sport preferito.” commentano i ragazzi e le ragazze che hanno seguito la diretta.
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo la Polizia, le Fiamme Azzurre, la Federazione Italiana Scherma e l’APD Pietro Micca per aver concesso ai loro atleti di partecipare, Enrico Pesce, presidente del Consorzio Sociale Il Filo da Tessere e Jessica Lagna, orientatrice della Cooperativa Sociale Tantintenti Onlus, che hanno co-condotto l’intervista e tutto lo staff del backstage!
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